Partenza: Gambolò, frazione Isella – cascina Baracca, coordinate 45°16’13″N 8°55’44″E
Distanza totale: 3,7 km
Tempo di percorrenza: 1h e 15min
Percorso ad anello di grande suggestione, interamente nel fitto del bosco tra fresche rogge e alberi imponenti.
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Il bosco delle Farfalle
PER CHI SI MUOVE CON LA FAMIGLIA: per tutti ma non con passeggini; da leggere i pannelli del Parco; ma cosa ci faranno due cancelli in mezzo agli alberi? Via alla fantasia e inventate una storia; lungo tutto il cammino è facile trovare funghi e fiori (da non toccare), e immaginare volti nei tronchi degli alberi.
PER CHI CERCA UNA PASSEGGIATA BENESSERE: sempre immersi nel bosco, è sufficiente rallentare il passo e respirare a fondo, ascoltando i suoni della natura che ci circondano.
IL PERCORSO
Dalla Sforzesca si raggiunge la frazione Belcreda di Gambolò, e quindi lungo via Pascoli e via Necchi arriviamo fino all’altezza dell’agriturismo Cascina Baracca e all’ampio parcheggio. Ci incamminiamo quindi lungo la strada asfaltata raggiungendo la cascina Gandola dove superiamo la suggestiva Roggia Nuova che scorre adiacente all’edificio.
Sulla curva, in prossimità del pannello didattico del Parco, si lascia l’asfalto per proseguire sulla sterrata di sinistra inoltrandosi nel fitto bosco della Ghisolfa a predominanza di ontani neri e roverelle.
Al primo bivio lasciamo la sterrata per il sentiero a destra (cartello Sent. 7) che passa accanto ad un enigmatico cancello privo di recinzione e si inoltra piacevolmente nel bosco più fitto dove oltre agli ontani neri si evidenziano esemplari di platani dalle impressionanti dimensioni.
Il tracciato, ben evidente, è molto rilassante e suggestivo e porta rapidamente alla Roggia Magna che scorre placida ai piedi di una serafica panchina tentatrice.
Una volta superato il canale si continua piacevolmente nel bosco fino ad arrivare ad una radura dove il nostro sentiero si innesta sull’anello delle farfalle, percorso del Parco ben più lungo del nostro.
Teniamo la sinistra in direzione di un rudere isolato, per passargli davanti tenendo sempre la sinistra e, dopo una panchina, proseguire lungo l’ampia radura delimitata soprattutto da roverelle.
Ci inoltriamo di nuovo nel fresco bosco fitto, arrivando ad un bivio dove teniamo la sinistra sempre seguendo il numero 7, e accompagnati da begli esemplari di querce arriviamo a superare di nuovo la Roggia Magna, di nuovo accompagnata da una panchina. Fanno la loro comparsa aceri mentre l’ampio sentiero ci porta ad una zona dove si aprono alcune radure che rallegrano lo sguardo. Ancora un bivio ci manda a sinistra, direzione Cascina Baracca, ed il bosco si fa più luminoso con un folto sottobosco di felci ed ecco apparire dal nulla un altro cancello. Il sentiero gli passa accanto e appena oltre eccoci nei pressi della Roggia Castellana, un punto in cui l’acqua del canale scorre lieve pettinando le lunghe erbe acquatiche e creando un angolo di grande suggestione.
Ci teniamo sull’ampia pista a sinistra che ci porta ancora nel bosco di ontani neri e una volta superato l’isolato edificio di Casa Badò ci troviamo al bivio incontrato all’andata da cui ripercorriamo semplicemente la strada già fatta, per tornare al punto di partenza.