Partenza: Gambolò, frazione Isella – chiesa alla Portalupa, coordinate 45°15’45.5″N 8°55’23.0″E
Distanza totale: 5,2 km
Tempo di percorrenza: 1h 45min
Slow trail facile e rilassante sospeso tra fitti boschi, cascine ed iconiche chiesette campestri.
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Molino D’Isella
PER CHI SI MUOVE CON LA FAMIGLIA: per tutti, anche per passeggini purché il terreno non sia bagnato, ma da evitare nelle stagioni calde poiché il tratto delle cascine è privo di ombra; ammirare il molino d’Isella; leggere i pannelli del Parco; fingere di essere esploratori nel bosco della Ghisolfa; far merenda sui tavolini della chiesa del Crocifisso; fingere di pescare nella Roggia Nuova.
PER CHI CERCA UNA PASSEGGIATA BENESSERE: molto rilassante e rigenerante il tratto nel bosco della Ghisolfa, fino alla Roggia Castellana; eventualmente tornare indietro ripercorrendolo a ritroso anziché fare il giro delle cascine.
IL PERCORSO
Dalla Sforzesca si raggiunge la frazione Belcreda di Gambolò, e quindi lungo via Pascoli e via Necchi arriviamo nei pressi della chiesetta alla Portalupa, risalente al 1957 (strada stretta negli ultimi metri ma con buona visibilità, pochi parcheggi).
La deliziosa chiesetta è interamente immersa in un bel cerchio di cipressi, una località tranquilla e rilassante dove soffermarsi sedendo sulle panchine.
Ripercorriamo quindi a piedi la strada fatta passando davanti all’imponente cancello di Villa Necchi per proseguire a destra. Pochi passi ed eccoci ad una locanda, appena prima del cancello si trova il molino d’Isella, con il canale a filo della strada che scompare al di sotto dell’edificio.
Proseguiamo oltre e al primo bivio teniamo la sinistra in direzione della cascina Baracca, seguendo la segnaletica dell’anello V7. La strada passa sopraelevata tra le risaie e superato l’ombroso parcheggio dell’agriturismo si arriva in prossimità della cascina Gandola dove superiamo la suggestiva Roggia Nuova che scorre adiacente all’edificio.
Sulla curva, in prossimità del pannello didattico del Parco, si lascia l’asfalto per proseguire sulla sterrata di sinistra inoltrandosi nel fitto bosco della Ghisolfa a predominanza di ontani neri.
Ignoriamo un primo bivio proseguendo sulla sterrata e superato l’isolato edificio di Casa Badò il percorso diventa sentiero, più suggestivo e rilassante, fino a portarci alle rive della Roggia Castellana, in un punto in cui l’acqua del canale scorre lieve pettinando le lunghe erbe acquatiche e creando un angolo di grande suggestione.
Prendiamo la sterrata a sinistra seguendo il corso del canale arrivando ad un ponte che lo fa attraversare per poi passare davanti alla cascina Riccardina e inoltrarsi sulla sterrata tra campi aperti di risaie.
Si deve prestare attenzione a prendere la prima strada a sinistra, priva di segnaletica, che ci porta alla chiesetta del Crocifisso e superata la Roggia Nuova passiamo nei pressi della cascina Doiola, in rovina, per poi passare nei pressi di Casa Cerada arrivando su asfalto. Proseguendo a sinistra costeggiando la Roggia Grugnina torniamo in direzione del il molino, per deviare poi a destra e tornare alla rilassante chiesetta alla Portalupa.