Palazzo Ducale

BENVENUTI nella dimora Ducale di Ludovico Il Moro
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Costruito a partire dalla metà del ‘300 da Luchino Visconti al posto del “castrum” altomedievale che serviva da difesa per gli abitanti del posto. Il Castello di Vigevano fin dall’inizio svolse funzioni di sede di corte.
A partire dal 1345 inizia la sua trasformazione che lo porterà infine ad essere Palazzo Ducale: fu soprattutto Ludovico il Moro con il contributo di Donato Bramante a conferirgli l’aspetto di un palazzo rinascimentale.
Grazie all’opera di artisti e artigiani lombardi gli ampi saloni si presentavano affrescati e magnificamente arredati per accogliere la corte ducale, personaggi illustri e sovrani. Sono ancora visibili alcuni affreschi della seconda metà del XV secolo: di particolare valore quello presente nella Sala dell’Affresco che raffigura una scena di caccia, passatempo preferito dai Duchi di Milano…

Il Piano -1 del Maschio e Sale della Duchessa

Al di sotto del piano nobile del Palazzo Ducale ci sono ancora due piani, uno è stato completamente restaurato, l’altro invece, che si affaccia sul piano del cortile di via Riberia, è ancora da recuperare.
Il piano restaurato è visitabile solo con visite guidate e si compone di tre parti: il piano -1 del Maschio, le ex prigioni militari ricavate nel piano ammezzato della Strada Coperta e i saloni della Duchessa.
Il piano -1 del Maschio presenta delle sale contigue da cui si può osservare la Loggia delle Dame e la prospiciente via Riberia con i suoi palazzi settecenteschi. Sul muro posto a sud si può vedere ancora un affresco del periodo militare sabaudo. Suggestiva anche la sala posizionata sotto la Loggia delle Dame da cui si può ancora ammirare la partenza della vecchia Torre di sud-est di epoca viscontea. Fanno parte anche di questo piano i locali che appartenevano alla duchessa Beatrice D’Este con i resti della sua cappella privata e affreschi di origine quattrocentesca progettati per l’ala femminile del Palazzo Ducale dove risiedeva Beatrice D’Este.

Prigioni

I locali detti “Prigioni” sono composti da sette stanze con un corridoio che fugge fino all’ultima stanza da dove si può ammirare parte della Piazza Ducale.
In origine potevano essere locali della servitù della Duchessa, solo in epoca successiva furono adibiti a prigioni militari, probabilmente dopo il passaggio di Vigevano alla dominazione sabauda. Sulle mattonelle di cotto sono ancora visibili le scritte dei prigionieri.

Sala dell’affresco

La denominazione di “Sala dell’Affresco” deriva dal rinvenimento e recupero di un’antica testimonianza pittorica. Si trova nella parte sinistra del Maschio ed era parte integrante dell’antico Palazzo Ducale. L’affresco oggi restaurato viene fatto risalire agli anni di Galeazzo Maria Sforza (1466-1476), primogenito di Francesco Sforza. Si tratta di lacerti che tuttavia fanno presumere come la rappresentazione, in origine, doveva essere vivacissima da un punto di vista coloristico e affollata da quello compositivo. Secondo gli studiosi si tratta di una delle rare testimonianze superstiti delle grandi imprese decorative avviate da Galeazzo Mario Sforza nei castelli di Milano e Pavia.

ACCESSO AL PALAZZO DUCALE/MASCHIO DEL CASTELLO
Gli ambienti qui descritti del Palazzo Ducale/Maschio del Castello Visconteo-Sforzesco di Vigevano sono accessibili con visite guidate condotte da guide abilitate. Non sono visitabili in autonomia.

Per informazioni in merito alle visite guidate (a gruppi o individuali), si prega di contattare l’ufficio Info Point Castello
tel. +39 0381 691636 e-mail infopointcastello@comune.vigevano.pv.it